Come lo scorso anno, chi installa un depuratore d’acqua potrà godere di incentivi statali.
Il Bonus acqua è il credito di imposta di cui può usufruire chi installa un depuratore d’acqua e erogatori d’acqua.
L’obiettivo che il governo intende perseguire con il bonus è quello di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica.
Il Bonus acqua prevede un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:
- filtraggio
- mineralizzazione
- raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
Finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea, con tempi e modalità che saranno indicate sul sito internet dell’Enea
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 questa agevolazione inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022.
Quali sono i sistemi di filtraggio su cui si può usufruire del bonus acqua?
Le tecnologie usate per trattare l’acqua potabile sono: osmosi inversa, microfiltrazione e ultrafiltrazione.
L’acqua distribuita dall’acquedotto è potabile. I sistemi di trattamento hanno il compito di migliorare le caratteristiche organolettiche rendendo l’acqua di rubinetto più gradevole al palato.
I sistemi per il trattamento acqua potabile, meglio conosciuti come “depuratori d’acqua” si collegano alla rete idrica e si posizionano al punto d’uso.
Per punto “d’uso” si intente il posto preciso da dove si desidera spillare l’acqua affinata.
A differenza degli addolcitori, questi dispositivi non si installano a monte, vicino al contatore dell’acqua ma nel punto esatto dove si desidera erogare l’acqua filtrata, che nella maggioranza dei casi è sotto il lavandino della cucina.
La tecnologia di trattamento adatta deve tener conto dei reali “rischi” di inquinamento dell’acqua.
Nonostante gli sforzi dell’acquedotto l’acqua erogata dal rubinetto di casa potrebbe essere contaminata da vecchie tubazioni e da cisterna condominiale non regolarmente pulita e sanificata.
I dispositivi più venduti e più noti sono quelli ad osmosi inversa.
I depuratori che utilizzano questa tecnologia sono capaci di eliminare sostanze come metalli pesanti, arsenico, nitrati…
Bisogna dire che i valori di queste sostanze rientrano nei limiti quindi l’uso di un dispositivo ad osmosi è giustificato più dalla voglia di ottenere acqua dal sapore lieve come quella di alta montagna. Questo sistema di filtraggio è in grado di ridurre il residuo fisso dell’acqua e produrre acqua lievemente mineralizzata.
Chi beve acqua con residuo fisso inferiore ai 100 mg/litro ama il gusto erogato dai dispositivi ad osmosi inversa. Al contrario chi non beve acqua con basso residuo fisso potrebbe essere disturbato dal gusto dell’acqua che risulta essere quasi insapore e piatta.
Il fatto che i dispositivi ad osmosi siano i più venduti non vuol dire che siano sempre la soluzione giusta, anzi spesso non lo sono ed il vero motivo per cui risultano i più venduti è giustificato dal fatto che i venditori indirizzano i clienti all’acquisto di questi dispositivi perchè si prestano ad una dimostrazione chiamata “analisi dell’acqua” che prevede test di grande effetto e che impattano sulla sfera emotiva di chi vi assiste.
Chi ama bere acqua frizzante o oligominerale – con valori di residuo fisso compresi tra 300- 500 mg/lt preferisce i sistemi a microfiltrazione oppure ultrafiltrazione per il fatto che questi non riducono il contenuto di sali minerali.
I sistemi di gassificazione, oggetto decreto “bonus acqua” si adattano bene ai sistemi di microfiltrazione.
L’acqua frizzante ottenuta con l’addizione di anidride carbonica ha un gusto equilibrato quando l’acqua ha un residuo fisso compreso tra 300- 500 mg/lt.
Scegliere un sistema di trattamento potabile, non è semplice per chi è poco informato.
Per questo motivo noi di Solpur offriamo una consulenza gratuita e la garanzia soddisfatto o rimborsato che può essere esercitata entro 100 giorni dopo l’installazione.
Quando e come si può richiedere il bonus acqua?
Richiedere il bonus acqua è semplice. La richiesta all’agenzia delle entrate può essere inviata da un patronato o dal proprio consulente fiscale dal 1 e non oltre il 28 febbraio 2024. Chi è pratico nell’invio di dati telematici mediante Spid potrà inoltrare la richiesta da solo, seguendo la procedura indicata dall’agenzia delle entrate.
Qual è il reale importo di cui hanno beneficiato fino ad oggi chi ha richiesto il bonus acqua?
Il bonus acqua promesso dal governo, prevede per i privati un credito di imposta pari al 50% calcolato su un importo massimo di 1000,00 euro, ed un credito di imposta sempre del 50% per i possessori di partita iva, calcolato su un importo massimo di 5000,00 euro.
Il credito di imposta potrà essere utilizzato subito in un unica soluzione e non in 10 anni come avviene per altre bonus inerenti alla ristrutturazione e al miglioramento energetico degli immobili.
Ci teniamo a precisare che: l’importo del credito realmente concesso dall’agenzia delle entrate è legato ai fondi destinati per l’incentivo stesso. Quest’anno è stato messo a disposizione un fondo di 1 milione e mezzo di euro, Tutti coloro che faranno richiesta percepiranno una parte di essi e come è già avvenuto nei due anni precedenti, la quota percentuale del credito realmente concesso sarà ridotto, inferiore e non di poco rispetto al 50% promesso.
Chi ha acquistato un depuratore nel 2022 ha percepito un bonus pari al 17% circa e non il 50% dichiarato.
Il fondo economico messo a disposizione per il bonus viene suddiviso equamente ai richiedenti, per questo motivo la percentuale del credito verrà ricalcolata e ribassata.
Il costo di un depuratore acqua Solpur è compreso tra i 1300 ai 3200 per i sistemi “luxury”. Il bonus sarà sempre calcolato su una massimo di 1000€ e concesso direttamente dall’agenzia dell’entrate sotto forma di credito di imposta e utilizzabile nella dichiarazione imposte da corrispondere nel 2024.
Per un preventivo sul depuratore adatto alla tue esigenze e desideri puoi richiedere la consulenza di un esperto Solpur cliccando qui: RICHIEDI PREVENTIVO SENZA IMPEGNO